Description
Scultura in alabastro – Ercole e il Toro di Creta. Roma, XVII secolo.
Realizzata interamente in alabastro scolpito. Base in alabastro separata, piccole mancanze e segni del tempo.
Per redimersi dall’aver ucciso la sua famiglia in un momento di follia indotto dalla dea Era, Ercole si mise al servizio del re Euristeo, che gli impose dodici imprese impossibili. La sua settima fatic fu catturare il Toro di Creta, l’animale era un magnifico esemplare bianco, donato dal dio Poseidone a Minosse, il re di Creta. Minosse, tuttavia, si rifiutò di sacrificarlo al dio, che per punizione fece impazzire il toro, rendendolo selvaggio e distruttivo. Giunto sull’isola, Ercole trovò l’animale e, dopo un’estenuante lotta, riuscì a domarlo e a cavalcarlo fino in Grecia. Una volta mostrato il toro a Euristeo, il re, spaventato e non sapendo che farsene, lo lasciò libero. L’animale vagò per la Grecia fino a quando fu ucciso dall’eroe ateniese Teseo.